Glenda Tuzza
Biografia
Glenda Tuzza è nata a Grottaglie (TA) nel 1988 e risiede a Crema (CR). Ha conseguito un diploma accademico presso la L.A.B.A. di Brescia nel 2011 in decorazione indirizzo restauro e nel 2015 si è laureata in cinema presso il D.A.M.S. di Bologna. Dal 2011 firma i suoi lavori con lo pseudonimo G.E.F. che sta per Glenda Es Feliz. Nel 2013 ha vinto il secondo premio presso il Contest "Se il mondo fosse..." organizzato dal Consultorio KappaDue di Crema. Nel 2016 ha realizzato la prima personale curata da Arianna Carcano, presso lo showroom Fayer Communication a Milano. Ha esposto anche a Roma, a Torino, a Venezia Mestre e ha partecipato a diverse collettive nel territorio cremasco. Nel 2020 è stata selezionata finalista al Premio Mestre di Pittura. La sua attività di ricerca pittorica ruota attorno alla dimensione dell’autoritratto, "una scelta che nasce dalla volontà di esplorare il mondo dell’ interiorità indagando tra emozioni e pensieri.”.
L'intrusa
Opera selezionata dalla Giuria come finalista nell'edizione 2020 del Premio Mestre di Pittura
"La mia idea iniziale era di realizzare un autoritratto da inserire in un contesto naturale dove la figura si sarebbe dovuta nascondere, ma anche mostrare tra i fiori della Sterlizia. Poi durante l’esecuzione, come spesso accade, le cose sono cambiate. Le foglie della pianta hanno preso il sopravvento. La loro esecuzione che in origine doveva essere tendente al realismo, è diventata sempre meno un esercizio di stile e sempre più un inno alla fantasia. Così le foglie si sono trasformate e sono diventate vive ed io con loro. Finalmente libera, mi sono sentita dispensata dalla necessità di aggiungere dettagli nell’illusione di renderle più vere. Infatti, nella parte alta del dipinto, che ho eseguito per ultima, si percepisce il mio abbandono ai colori, alle forme e ad una dimensione in cui le foglie quasi si confondono senza poter distinguere dove finisce l’una e dove comincia l’altra. A questo punto è diventato chiaro che la mia figura, il mio volto era quasi d’impiccio al quadro. Da qui il titolo ‘L’Intrusa’.
Glenda Tuzza, L'intrusa,
2020, olio su tela, 90 x 80