Raffaella Surian

Biografia

Raffaella Surian è nata a Padova nel 1960, si è trasferita a Milano dove tuttora abita,  per frequentare la NABA. Si diploma alla Naba allora diretta da Guido Ballo, seguendo i corsi di Veronesi, Tadini, Isgrò e appassionandosi alle tecniche dell’incisione con Walter Valentini, che affiancherà poi come assistente. Gravi vicissitudini personali hanno determinato abbandoni e riprese della sua attività artistica; Dino Formaggio, prima, e Paolo Biscottini, Giorgio Segato e Marco Fragonara, poi, curano alcune sue mostre.”... il suo segno appare svincolato da passate soluzioni razionali, i colori eclatanti sono spalmati con libertà e vigore nella composizione dell’immagine che spesso si rapporta a una storia, un luogo, un testo poetico (Galleria Il Mercante di Stampe MI).”. “... sostenuta da fortissima volontà, spazia dall’incisione al disegno in ampie opere su carta, ai libri d’arte e piccole edizioni con poesie e acqueforti, alla pittura con belle doti di sperimentatrice curiosa di innovazioni temprate da senso della misura e naturale eleganza (A.Crespi)”. Ultimamente la sua ricerca tecnica e poetica si spinge ancora verso nuovi orizzonti: affronta la figura umana in un ciclo di Via Crucis esposta al MUDI di Milano, su carte grezze trattate e in una serie, Album, di ritratti, esposti al Centro Macchi di Varese. I nuovi lavori nei cicli Controluce, Confine, Alta Quota, Genius Loci, diventano magmatici e quasi spirituali nelle grandi dimensioni sempre su carte trattate e a collage, vengono ospitati a: - Museo d’Arte Contemporanea Lissone MB - Presenze del Contemporaneo; - Università Cattolica del Sacro Cuore MI - Ti basta la mia grazia;- Museo Scalvini Desio - Potenza e Delicatezza;- Centro di cultura La Medusa Este - Prima che il gallo canti;- Spazio Lumera Milano - L’istante consistente;- MAC Museo Dino Formaggio Teolo PD – Nautica Celeste;- Galleria Civica Mariani Seregno - Niente confini solo orizzonti;- Biennale dell’incisione Bassano del Grappa. “Ho sempre lavorato su carta e sempre ho manipolato questo materiale/supporto fino a renderlo quasi scultura: dall’incisione, al collage, alle carte trattate. Le acqueforti realizzate con più lastre, con tempi lunghissimi di morsura, rotte, spezzate; stampate con carte spesse e con molta pressione del torchio: per me la tecnica dell’incisione è un mezzo espressivo e non riproduttivo. Le carte grezze dipinte e trattate vogliono essere la conseguenza pittorica del mio modo materico di fare incisione. I lavori della serie Confine sono incisioni su plexiglas ripresi dopo la stampa,  con interventi a collage; in Nuovo Mondo e Pulsar , la base della composizione deriva sempre da acqueforti, maniera a zucchero o cere molli, con interventi a collage, pastelli e terre: Il collage non lo considero un dettaglio aggiunto al foglio inciso, ma costrutto primario. Ho sempre amato la poesia e ho realizzato libri d’artista e cartelle in collaborazione con i poeti Davide Rondoni, Gianfranco Lauretano, Milo de Angelis e Elisabetta Panfido. Hanno scritto di me: Dino Formaggio, Walter Valentini, Paolo Biscottini, Marco Fragonara, Giorgio Segato, Sergio Giorato, Davide Rondoni, Rodolfo Balzarotti, Erica Fraschini, Alberto Crespi, Carlo Capponi, Stefano Annibaletto, Malù Lattanzi, Marco Bugatti.

Quel che resta del giorno


Opera  candidata  nell'edizione 2024 del Premio Mestre di Pittura, selezionata con merito. 



"Questo lavoro è una delle opere di un ciclo a cui mi stò dedicando da qualche anno. Cerco di rappresentare spazi erti, impervi e bui; nascosti… dove si può intavedere qualche luce, qualche inaspettato scorcio di bellezza. E’ motivo per me di riflessione rispetto alla mia esistenza e sicuramente di considerazioni rispetto ai tempi che stiamo vivendo. La montagna, gli spazi paesaggistici sono un pretesto, sono comunque luoghi a me cari. La natura come stupore primordiale che ci sussurra la nostra piccolezza di fronte alla vastità di ciò che esiste. Ho messo a punto una tecnica che mette insieme acquaforte, pittura e collage anche su grandi dimensioni; le carte vengono poi fissate, intelate e intelaiate."


Raffaella Surian, Quel che resta del giorno,
2023,   acquaforte e terre su carta intelata e intelaiata118 x 97

Contatti dell’autore
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