Diego Serra
Biografia
Diego Serra è nato a Mestre nel 1974, attualmente vive e lavora come dipendente statale in Friuli Venezia Giulia, Regione in cui, nel 2015, da appassionato di arte ma senza un attinente profilo di studi essendosi formato in altro ambito, inizia a frequentare corsi di pittura presso associazioni culturali locali, toccando le varie tecniche pittoriche ed i vari stili, senza tralasciare la creazione di installazioni per lo più create con materiali di scarto abbandonati in natura e recuperati. Nell’anno 2023 consegue il diploma in "grafica e comunicazione" presso l’I.T.S. “Marinoni” di Udine al termine del triennio di studi del corso serale, conseguendo quindi un ulteriore diploma, assecondando quella passione che da ragazzo non aveva potuto coltivare scolasticamente; sempre nel 2023 porta a termine il corso di mastro cartaio e filigranista presso il polo cartario di Fabriano “Carifac’arte” e nel 2024 frequenta il corso di tecniche di incisione tradizionali presso la Stamperia d’arte “Albicocco” di Udine. Ha esposto in mostre collettive a Tavagnacco (UD), Cividale del Friuli, Gorizia, Lignano Sabbiadoro, ha partecipato al Premio Mestre di Pittura dal 2020 al 2023. Attestazioni di merito: III premio per l’installazione “Equilibri in gioco” nell’anno 2023 a Gorizia nell’ambito del Concorso di pittura e scultura “Arte in divisa”; attesta di merito del Premio Mestre di Pittura negli anni 2021 e 2023.
Striature di Albicocco in nero rosso e blu
Opera candidata nell'edizione 2024 del Premio Mestre di Pittura, selezionata con merito.
Diego Serra, Striature di Albicocco in nero rosso e blu,
2024, Bitume, inchiostri da stampa e diluenti su stracci in cotone e tarlatana, 116 x 176
My life matters
Opera candidata nell'edizione 2023 del Premio Mestre di Pittura, selezionata con merito.
"L'opera si presta alla critica per il tema forte e politicamente scomodo che tratta e che va contro corrente rispetto all'attuale mondo culturale-artistico che conta, ma tant'è. Si tratta di un motivo di riflessione in cui si vuole far riflettere sull'importanza della vita, il feto è realizzato su un materiale morbido, mai usato nella storia che si invita a toccare, e su quel materiale il tocco lascia l'impronta, seppur per poco tempo, segno di una vita presente su cui si ha la responsabilità di una scelta tangibile. Non una critica per scelte spesso difficili e sulle quali non si ha il diritto di sindacare, ma spunto di riflessione su quelle scelte motivate esclusivamente da egoismo personale."
Diego Serra, My life matters,
2022, acrilico su pannello in poliuretano, 124 x 80
Età della pietra, età del rame, età del bronzo, età del ferro, età della carta, età della plastica, e poi...?
Opera candidata nell'edizione 2022 del Premio Mestre di Pittura.
L’opera tratta il tema dell’evoluzione del genere umano secondo l’interpretazione dell’autore, dall’età della pietra ai giorni nostri, nella quale ogni periodo viene scandito con i colori e le sostanze più rappresentative di ognuno: si passa dall’uso di un acrilico striato a ricreare il tema che evoca l’età della pietra, all’età del rame, del bronzo e del ferro, andando ad un’età voluta dall’autore, quella della carta, applicando sul supporto (costituito dal recupero di un pannello di poliuretano espanso) della carta fatta a mano, per finire all’applicazione di ciò che viene indicata come “età della plastica” per la quale è stata applicata una pellicola plastica “a specchio” su cui ci si può riflettere, sia fisicamente, sia prendendo coscienza dell’impatto di ogni osservatore sulla natura, vedendo che la sua immagine specchiata è contornata dalla presenza di residui di artefatti plastici abbandonati in natura, recuperati dall’artisita che li ha incollati su quella superficie, al fine di stimolare l’osservatore a diventare parte virtuosa di un processo di rispetto della natura.
Diego Serra, Età della pietra, età del rame, età del bronzo, età del ferro, età della carta, età della plastica, e poi...?,
2022, acrilici, carta artigianale ed elementi plastici recuperati da abbandono in natura, su pannello poliuretanico rigido recuperato da abbandono in natura, 50 x 110
Erosioni
Opera candidata nell'edizione 2021 del Premio Mestre di Pittura.
L’opera usa come supporto un pannello di polistirolo facente parte di un imballaggio di un prodotto di consumo e quindi destinato allo smaltimento come rifiuto, sul quale sono state applicate vernici acriliche recuperate da un sito in stato di abbandono e poi smaltite correttamente. Gli effetti cromatici sono stati creati con l’applicazione delle vernici strato su strato o netta, oltre che dall’utilizzo di superfici coprenti. La reazione delle vernici con il supporto ha creato gli effetti di aggressione della materia formando delle texturizzaizoni che esprimomno la volontà di un gesto espressivo dinamico e che vuole sondare in profonodità gli elementi, contrapposto a degli equilibri cromatici. Dalla materia sintetica viene fatto sgorgare, come un flusso che non può essere fermato, la materia organica ovvero la cera fusa, a simboleggiare la forza della natura che, seppur oppressa dagli elementi inquinanti, troverà sempre il modo di prevalere. Anche la cornice è composta da polistirene, preso da uno scarto di lavorazione per la creazione di un abbellimento interno di una parete. I contrasti poi non sono solo tra le materie ma anche nella consistenza apparentemente pesante dell’opera che invece, risulta essere leggerissima.
Diego Serra, Erosioni,
2022, vernici e colori acrilici e cera, su pannello in polistirolo utilizzato per imballaggi, 50 x 50
Nuova dimensione
Opera candidata nell'edizione 2020 del Premio Mestre di Pittura.
Diego Serra, Nuova dimensione,
2020, acquerelli e china, su carta, 70 x 50