Nicolò Nigri

Biografia

Nicolò Nigri è nato nel 1976 a Tregnago (VR), dove tutt’ora ha il suo studio; fin da bambino ama disegnare e sogna di diventare fumettista. Dopo la laurea in Architettura, inizia una brillante carriera come architetto, ma non abbandona la sua passione per l’arte, tanto che nel 1995 segue un corso di fumetto con Stefano Zampollo e la partecipazione di Milo Manara, organizzato dalla Galleria Officina d’Arte a Verona. Con il tempo si accosta anche alla pittura e comincia a formarsi in questo campo. Nel 2017 frequenta un corso di illustrazione con Paolo Barbieri, nel 2018 si iscrive all’Accademia Cignaroli di Belle Arti di Verona e nel 2019 segue i laboratori di pittura prima di Andrea Facco e quindi di Giacomo Modolo. Tra le diverse esposizioni temporanee ricordiamo la personale nel 2018 in concomitanza dell’evento “Le strade della Valpolicella” e nel 2019 la collettiva presso l’Accademia delle Belle Arti Cignaroli di Verona. Attualmente Nicolò Nigri si dedica unicamente alla carriera artistica, dipingendo ad acrilico ampie tele con una tecnica espressionista ed emozionale, composta di contrasti tra zone dense di materia e colori acquerellati. Il disegno, che nei primi lavori era elemento fondamentale di costruzione delle forme, è ora utilizzato nella fase finale dell’opera, intervenendo sul colore ancora fresco con matita a carboncino o sanguigna rossa. L’artista ha creato uno stile figurativo originale, dove i soggetti nascono dalla memoria e contemporaneamente dall’immaginazione, con il desiderio di evocare espressioni, atteggiamenti ed emozioni. Un espressionismo simbolico dove l’Uomo, nell’accezione più ampia di figure sia femminili che maschili, è raccontato non per ciò che appare, o vuole apparire, ma nella sua essenza, nell’accettazione di sé. Nel momento della preparazione della tela con il colore acquarellato, l’artista intravede forme casuali che divengono, come in un processo di rivelazione dell’inconscio, frammenti di ricordi, sguardi, mescolati all’urgenza dell’espressione dei sentimenti. Le figure non sono mai rappresentate per intero e i loro corpi emergono con pochi tratti essenziali. Nei dipinti dedicati alle donne si denotano forti personalità, a volte con una sensualità decadente, altre volte intensa; appaiono tutte al fuori del cliché contemporaneo della perfezione, che riduce il femminile ad un unico modello o a immagini iconiche, con l’idea di esprimere la loro intrinseca libertà: la purezza è essere se stessi. Uguale valenza hanno i ritratti maschili con parte dei vestiti strappati, dove dignità e valore non risiedono nell’apparenza esteriore. In altre opere emergono figure evanescenti, che rappresentano la solitudine dell’Uomo in viaggio, sovrastato spesso da architetture incombenti, tra lo statico e il dinamico, tra il silenzio e il frastuono delle città. Infine una serie di dipinti è dedicata a figure singole racchiuse in un cubo, uno spazio chiuso assegnato dalla vita e dalla società. Solo alcuni personaggi riescono ad uscirne, perché hanno la capacità di manifestare se stessi senza scudi e senza maschere. Gli ultimi lavori di Nicolò Nigri sono dedicati anche alla composizione di paesaggi interiori, che si ispirano alle forme dell’Etna trasformandole in elementi essenziali, composizioni astratte con campiture di colore come espressioni delle proprie emozioni, uno spazio interiore quasi surrealista legato al tempo della memoria. Nicolò Nigri crea opere che emozionano, colpiscono con forza attraverso una pittura potente, composta da corpi espressione del vero, racconto dei dolori e delle emozioni universali, con il desiderio che la sua arte possa spingere chi la osserva, come in uno specchio, ad accettare se stessi e gli altri.


Barchette di carta


Opera candidata nell'edizione 2021 del Premio Mestre di Pittura




Nicolò Nigri, Barchette di carta,
2021, acrilico su tela, 150 x 145

Contatti dell’autore
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