Matteo Milli
Biografia
Matteo Milli è nato a Cagli (PU) nel 1991 e risiede ad Apecchio. Ha frequentato l'ITCG Ippolito Salviani di Città di Castello (diplomato geometra nel 2010). Pittore Autodidatta e Caravaggesco. La sua pittura è ispirata dalla passione per il Mito e la Storia, in particolare per l'antichità classica, prevalentemente romana, il Giappone dei Samurai e per il Rinascimento. L'artista esplora dapprima il campo del fumetto, per poi realizzare la gran parte delle sue opere pittoriche a china, acquerello o acrilico, traendo influssi dai Grandi Maestri del Rinascimento, Manierismo e Barocco, affascinato soprattutto dalla lezione di Michelangelo Merisi "Il Caravaggio" (1571-1610), con le ombre taglienti e i forti contrasti di luce. Il tutto è unito in due dipinti, incentrati sulla figura di Federico da Montefeltro: "Fe Dark" (collezione dello Storico e Critico d'Arte prof. Giorgio Gregorio Grasso) e "Il Ritorno del Duca" (nella collezione della Storico e Critico d'Arte prof. Vittorio Sgarbi). Alcune sue creazioni sono state pubblicate nella rivista “Arte e Artisti Contemporanei” n. 78 della Casa Editrice “Pagine”. Ha partecipato a mostre collettive a Firenze e Roma ("Art Gallery Rome") e alle edizioni 2019 e 2020 della15° Mostra mercato d'Arte moderna e contemporanea Genova" nello stand di Artexpò Gallery. Altri Dipinti sono stati esposti, insieme a quelli dell'artista Marco Balucani ad Apecchio (Palazzo Ubaldini) nella collettiva "Contatti dell'Appennino". In collaborazione con l'Associazione Culturale ArtetrA di Salerno e Prince Group ha esposto in alcune digital exbition e altri nelle aste organizzate da Casa d'Aste e Galleria d'Arte Picenum (Cingoli). Ha organizzato due personali a Città di Castello: "Matteo Milli, Arte e Mito" nel; nel 2021, "1474 - Città di Castello sotto assedio", curata dallo Storico e Critico d'Arte prof. Roberto Volpi; patrocinio dell'Ass. Culturale "Amici del Fumetto di Città di Castello - Tiferno Comics" e dei reenactors "Lupi di Venura". Ha partecipato, inoltre, alle collettive: "NeronArt" 2020 al Castello Brancaleoni (Piobbico); "Artisti al Monte" (Monte santa Maria Tiberina) e alla Mostra concorso "Premio Insula Romana - Roberto Quacquarini" (ottavo posto su 110 partecipanti). Il dipinto "Nemesi" è stato premiato al "1° Gran Premio Montecarlo - Oscar della Creatività" 2019, tramite "Artexpò Gallery" ed è nel catalogo "LArte al tempo del coronavirus" (Prince Group), edito da Skira Editore. Ha esposto in mostre collettive alla "Venice Art Gallery" (Calle del Traghetto 2799, Venezia) dello Storico e Critico d'Arte prof. Giorgio Gregorio Grasso. Sempre a cura del prof. Grasso, il dipinto "Mi fur mostrati li spiriti magni" (che illustra il canto IV dell'Inferno) è stato inserito in un'edizione illustrata della Divina Commedia e viene esposto in varie città d'Italia, in un tour nel 2021 (per i 700 anni della morte di dante Alighieri).
Il Mito si fa Arte
Opera candidata nell'edizione 2021 del Premio Mestre di Pittura
Nel quadro "Il Mito si fa Arte" l'Artista Contemporaneo Matteo Milli ha dipinto i temi che ispirano la sua pittura: la passione per il Mito e la Storia, in particolare per l'Antichità Classica, prevalentemente Romana, ispirato dai grandi maestri del Rinascimento, Manierismo e Barocco, affascinato soprattutto dalla lezione di Michelangelo Merisi il "Caravaggio" (1571-1610), pur senza prospettiva. Così la Dea Vittoria (la Nike degli Antichi Greci), alata e coronata come gli Imperatori Romano Antichi, tra il fumo che evoca la Mitologia, spicca il volo verso l'Olimpo da un capitello in bronzo dorato in stile corinzio (con decorazioni in foglie d'acanto).
Matteo Milli, Il Mito si fa Arte,
2021, acrilico su tela, 60 x 40
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