Ilija Mihaljevic’
Biografia
Ilija Mihaljevic’ è nato a Ivrea (TO) nel 1973, studi tecnici (maturità) e poi umanistici (laurea in Studi internazionali), autodidatta, vive e lavora in Canavese. "La mia produzione artistica deriva dall'osservare ed indagare i sentimenti, la parte invisibile e spesso trascurata dell’essere umano: le pulsioni, le paure, i pensieri, le ansie, le gioie, cercando di elaborare forme e colori che possano rappresentarle, essendo ben conscio della difficoltà e forse della “lucida follia” di una simile ricerca. Al pari osservo le dinamiche della società in cui viviamo, di come i rapporti sociali plasmino l’individuo e della difficoltà certe volte di adeguarvisi. Sin da bambino, figlio di due mondi per certi aspetti antitetici, ricerco la simmetria degli opposti, come metafora della vita con l’unicità propria di ogni individuo, contrapposta al modello unico dilagante. Grande amante della tecnologia di cui ormai seguo l’evoluzione da più di trent’anni, affascinato dalle enormi possibilità che offre anche in campo artistico, prediligo, nella produzione artistica, tele e colori, la materia. Vedo nella smaterializzazione spinta che impregna la vita dell’homo technologicus, una sua disumanizzazione, la strada che porterà l’uomo ad essere dominato dalla tecnologia da lui stesso creata. Sono sempre stato attratto da figure come il quadrato il cerchio, il triangolo, così come dalle linee e dai colori, dalle varie forme artistiche e dalla loro evoluzione. Esploro anche altre forme di espressione artistica, trovo interessante e mi incuriosisce il contrasto tra le forme rigorose e i pattern geometrici con l'irregolarità e l'imprevedibilità della creazione di opere non geometriche. Oltre a servirmi principalmente dei colori tradizionali, la mia curiosità mi ha portato ad utilizzare varie modalità e strumenti ed esplorare tecniche diverse come il collage, combinandole con diversi materiali come nastri di carta, pastelli, pennarelli acrilici o industriali, biro Bic (mi ricordano mia mamma quando correggeva i compiti dei suoi alunni a casa), spago, per creare ciò che ho in mente. Linee e forme geometriche continuano ad essere centrali nella mia produzione artistica (ricordo del lavoro di mio padre, ingegnere progettista di macchine utensili, mi teneva in braccio quando disegnava al tecnigrafo sui fogli lucidi), in loro vedo un simbolismo forte ed immediato, quasi primordiale. Considero il titolo di un’opera ( e anche il sottotitolo, quando presente) come una sua parte integrante, sia prologo che appendice, capace di aggiungere ulteriore significato e contesto all'opera stessa."
[Antitesi (di vita) ipotetica non verificabile]
Opera selezionata dalla Giuria come finalista nell'edizione 2024 del Premio Mestre di Pittura
L'opera rappresenta la vita come una spirale geometrica che va dal mistero del "prima" al "dopo". Il centro vuoto simboleggia il nulla prima del concepimento, seguito dal bianco e nero, che rappresentano gli opposti e l'idea che prende forma prima della nascita e dai tre colori fondamentali. La spirale si sviluppa con colori e lunghezze differenti, simboleggiando le fasi della vita, fino all'ultimo segmento incolore che rappresenta la fine. Tuttavia, la spirale continua oltre la cornice sul retro, indicando la speranza che la vita non finisca. Accanto alla spirale principale, vi è una seconda spirale incolore, speculare, che rappresenta il dubbio su come una vita vissuta in modo diverso avrebbe potuto avere colori più vividi. Tuttavia, questa "vita alternativa" resta un'illusione irrealizzabile. Il titolo dell'opera riflette questi concetti.
Ilija Mihaljevic’, [Antitesi (di vita) ipotetica non verificabile] ,
2023, Acrilico, nastro di carta, colla, su masonite, 65x65
Ossessione complementare
Opera candidata nell'edizione 2022 del Premio Mestre di Pittura
Come un sasso gettato in uno specchio d'acqua genera delle onde, così un'ossessione genera pensieri che si spandono nella mente, ma il pensiero ossessivo può portare a effetti ed azioni antitetici a ciò che ha generato l'ossessione stessa.
Ilija Mihaljevic’, Ossessione complementare,
2021, Acrilico su tela, 60 x 60