Arvin Golrokh
Biografia
Arvin Golrokh è nato nel 1992 a Tehran, di nazionalità Iraniana, ha residenza a Torino, ove nel 2019 ha conseguito la Laurea specialistica in pittura all'Accademia Albertina dopo che nel 2016 aveva conseguito la Laurea triennale. Nel 2010 ha ottenuto il Diploma di liceo artistico di Tehran. Ha partecipato a vari concorsi e mostre collettive. Premi : 2020 Finalista al concorso di COMBAT PRIZE sezione Pittura; 2019 Primo classificato del Premio Mestre di Pittura Venezia; Secondo classificato del premio Nocivelli a Brescia; Terzo classificato del concorso di San Giusto Canavese; 2018 Borsa di studio del Premio di Mestre di Pittura. Esposizioni : 2020 “Nei nostri occhi”, collettiva Crag Gallery, Torino. 2019 Personale dei vincitori del concorso Premio Nocivelli a Palazzo Martinengo Brescia; “Passione bipolare”, collettiva alla Fondazione Bevilacqua La Masa, palazzetto Tito, Venezia; collettiva nella seconda edizione di FISAD all’Accademia Albertina (Torino); “Una frisa di metallo”, collettiva presso l’ex Ditta Gallo Bartolomeo, Torino. 2018 “Torino Here4”, collettiva presso La Cavallerizza (Torino); Paratissima, Torino. 2017 “Torino Here3 Clap”, collettiva presso La Cavallerizza (Torino); Finalista del concorso casa Gramsci Torino. 2015 “Artando”, mostra permanente, San Giovanni Rotondo, Foggia; “Incisivo senso del corpo”, collettiva presso l’Accademia Albertina, Torino. 2013 “Sotto torchio”, collettiva presso l’Accademia Albertina, Torino 2011 “Honarestan honaryae ziba”, collettiva presso Tajassomi, Teheran.
Il libro funebre supremo
Opera vincitrice del Primo Premio nell'edizione 2019 del Premio Mestre di Pittura
Il soggetto trae ispirazione delle immagini ricorrenti nei libri scolastici del periodo della mia infanzia, come quella di tanti altri ragazzi dal '78 in poi in Iran. Rappresenta il leader della rivoluzione in atteggiamento affettuoso con i suoi nipoti. Questa foto serviva a scopo propagandistico per creare consenso nei giovani iraniani in maniera implicita. Crescendo ho compreso come quell'immagine si sia insinuata nella mia mente, dalla mia gioventù, riuscendo nel suo scopo di condizionamento. Ora i soggetti di questa immagine perdono sia di consistenza che di funzione, diventando dunque un'immagine nuova che è solo un ricordo di quello che fu.: immagine non più di propaganda ma capace di veicolare il ricordo della origine
Arvin Golrokh, Il Libro funebre supremo
2019, olio su tavola, 68 x 99 cm
I medici
Opera vincitrice di Borsa di studio per giovani under 30 nell'edizione 2018 del Premio Mestre di Pittura
Opera vincitrice del concorso Premio Nocivelli del 2019, Brescia
La storia della sopravvivenza si è trasformata nella storia della divisione del lavoro. La medicina come una guida scientifica si è connessa a questo movimento che combatte da secoli la morte. Il potere medico definisce il corpo, la malattia, la morte e le priorità. La medicina in un rapporto stretto con il potere che domina la popolazione riveste autorità autonoma. Però la sala operatoria attuale sembra lo spazio tragico di questa brama della sopravvivenza, uno spazio del degrado e contemporaneamente del decoro
Contatti dell’autore
Arvin Golrokh, I medici
2018, olio su tela, 80 x 100 cm