Sofia Fresia è nata a Genova nel 1992, ha studiato pittura all’Accademia Albertina di Torino, dove vive e lavora. Nella sua serie principale l’artista utilizza riferimenti al suo vissuto di nuotatrice agonista, modificandoli e ricombinandoli fino a dar vita a ‘visioni’ in cui prendono forma i pensieri scaturiti dall’osservazione e dalla partecipazione attiva al quotidiano contemporaneo. Nel 2018 ha ottenuto il diploma di I livello con la tesi “Deriva e naufragio. L’arte del naufragio come ricerca di salvezza” che affronta il tema del fallimento e della mancanza di riferimenti stabili per i giovani attraverso immagini provenienti dal mondo del nuoto agonistico e delle piscine ricreative. Nel 2019 ha svolto un periodo di mobilità Erasmus+ in Francia presso L’École Supérieure d’Art di Grenoble, e a inizio marzo 2021 ha sostenuto la discussione del progetto di tesi per il biennio specialistico, incentrato sui cambiamenti sociali derivati dalla pandemia di Covid-19. Ha partecipato come finalista a diversi Premi tra cui il Premio Nocivelli, il Premio Arte Laguna, il Malamegi Lab. Prize, il Premio Arte Marchionni, il Premio Artkeys 02 e l’Arteam Cup 2020 a cura di Espoarte. E’ risultata vincitrice del catalogue prize al 17 Malamegi Lab Contest, del premio Coppa Luigi al IX Premio Nocivelli e del 41^ Premio Medusa Aurea. Le sue opere sono state menzionate sul catalogo del Premio Combat 2020 e pubblicate sul mensile Arte (editoriale Giorgio Mondadori).
Opera candidata nell'edizione 2025 del Premio Mestre di Pittura, selezionata con merito.
Sofia Fresia, All'ultima risorsa,
2025, olio su tela, 100x150
Opera candidata nell'edizione 2023 del Premio Mestre di Pittura, selezionata con merito.
Sofia Fresia, Essere all'altezza,
2022, olio su tela, 100 x 70
Opera candidata nell'edizione 2022 del Premio Mestre di Pittura
Sofia Fresia, 2084,
2022, olio su tela di iuta, 180 x 120
Opera selezionata dalla Giuria come finalista nell'edizione 2021 del Premio Mestre di Pittura
Sofia Fresia, New society,
2021, olio su tela, 180 x 120
Opera candidata nell'edizione 2020 del Premio Mestre di Pittura
Questo lavoro è parte di un discorso più ampio sugli stereotipi culturali del nostro tempo. Temi come l'amore e la sessualità sono stati usati e abusati in ogni contesto e per i fini più disparati; quello che si può notare è che nella grande maggioranza dei casi si tratta di strumentalizzazioni connotate da una nota di fondo positiva che mira a far riconoscere il pubblico nel modello ideale proposto. E' proprio contro questa omologazione delle esperienze e dei valori che si colloca il mio lavoro: una tela dalle tinte allarmanti, che evoca con forme e colori un'atmosfera di oppressione e senso di minaccia. E' una visione in contrasto con l'idea della sessualità come unità inscindibile e sogno ad occhi aperti che l'immaginario collettivo propone alle giovani di oggi attraverso i film, i romanzi e la musica. Per alcune la fiaba non si rivela tale, e oltre al dolore fisico c'è anche un altro tipo disofferenza più subdola legata al fatto di percepirsi inadeguate e diverse perché "incapaci" di vivere l'esperienza così come lo stereotipo culturale la dipinge.
Sofia Fresia, Sessualità,
2020, olio su tela, 150 x 111