Beatrice Bobst
Biografia
Beatrice Bobst è nata a Vevey in Svizzera nel 1962, ma cresce con la famiglia in Italia a tra Milano e Roma, Ha vissuto in Sardegna per poi trasferirsi a Verona dove attualmente vive e lavora. Si laureata in Lettere con indirizzo di Storia dell’Arte Medievale presso l’Università La Sapienza di Roma e si è diplomata alla Scuola di Restauro dei Musei Vaticani con G. Colalucci. Dopo aver lavorato a numerosi restauri per la Soprintendenza delle Belle Arti crea una cooperativa di lavoro sotto il patrocinio CEE. Prosegue la sua formazione presso l’Accademia Cignaroli con Rosabianca Cinquetti e Giacomo Modolo. Dal contatto e dal lavoro su materiali diversi come restauratrice nasce la sua passione per il colore mentre, successivamente alla nascita dei suoi figli, si interessa al mondo dell’infanzia ed inizia ad utilizzare la tela . “Mi formo come restauratrice ma è con la pittura e la scultura che attualmente ho trovato i miei mezzi espressivi. La pittura in particolare, rappresenta per me un modo per esorcizzare la negatività. Trovo molta ispirazione per i miei soggetti nella natura e nella Storia dell’arte, in particolare nel Rinascimento e nella pittura fiamminga. La versatilità della pittura ad olio infatti ha favorito la creazione di immagini che rappresentano il prodotto di un mio pensiero, fatto di sedimentazioni e stratificazioni di conoscenze che il colore infine materializza e completa. Partendo dalla fascinazione per la botanica e la resilienza in quest’ambito ho iniziato delle riflessioni e dei parallelismi con la condizione umana, ponendomi delle domande riguardanti la nostra capacità di reagire alle avversità avviando politiche di comunità e collaborazione, come avviene per i sistemi linfatici ed informativi delle piante. Un altro focus del mio lavoro, correlato a quest’area semantica, sono le caratteristiche di variabilità ed imprevedibilità che si manifestano nei cosiddetti “luoghi di interazione”. Questi spazi condivisi tra esseri umani e natura vengono raffigurati attraverso linee di colore dinamiche e fluide che generano nuove forme.”
Come with me, Green circle
Opera Finalista vincitrice del Premio Speciale della CGIA di Mestre nell'edizione 2023 del Premio Mestre di Pittura
In “Come with me,green circle” i due bambini,attraverso il loro stupore e la curiosità, sono alla ricerca di un mondo migliore, possibile in un luogo d’interazione (green circle) tra l’uomo e la natura in armonica convivenza. Dopo aver acquisito consapevolezza dei comportamenti umani nei confronti dell’ambiente naturale,è necessario accettare le forme di imprevedibilità ed di variabilità che lo caratterizzano.
Beatrice Bobst , Come with me, Green circle ,
2022, olio su tela, 140 x 140